Webinar - Errori e storia dell’italiano


Luogo:Online Durata:Data unica Data:mercoledì 06 marzo 2024 Orario:18:30 Organizzatore:Mondadori Formazione
Descrizione

Sempre più i dispositivi elettronici che usiamo ogni giorno per comunicare a distanza correggono ciò che scriviamo, suggerendo le forme ritenute a torto o a ragione più adatte. Quali sono le conseguenze di tutto questo? L’idea di errore che abbiamo oggi è la stessa che si aveva in passato? Attraverso una serie di esempi, la lezione ragionerà su come è cambiata la percezione del confine tra giusto e sbagliato nella storia dell’italiano e sull’importanza degli errori come fonti per ricostruire come è mutato, nel corso del tempo, il nostro rapporto con la lingua.

Si parlerà di:


Umano/non umano. Il correttore automatico interferisce quotidianamente nel modo in cui usiamo la lingua scritta. Per la prima volta, è una macchina a correggere la nostra lingua. Quali sono le conseguenze? Che influenza ha sul nostro modo di percepire gli errori?
In principio fu l’errore. L’italiano – come tutte le lingue romanze – è il prodotto di una gigantesca serie di errori nel modo in cui si è usato il latino. Per illustrare questo passaggio si farà riferimento a un manoscritto dell’VIII secolo contenente una lista di errori di latino in cui riconosciamo gli antecedenti di forme italiane e romanze.
Sbagliare al tempo di Dante. Nel medioevo, la percezione dell’errore era molto diversa da quella che abbiamo oggi. L’idea di ortografia, ad esempio, non esisteva: una parola poteva essere scritta in modi diversi senza che questo costituisse un problema. Questa caratteristica dell’antico italiano è un’enorme risorsa per ricostruire la lingua parlata nel passato.
Errata corrige: nascita di un paradigma. Con la diffusione della stampa a caratteri mobili, nel Rinascimento la lingua italiana si trasforma. La moltiplicazione degli errori per effetto della serialità della stampa favorisce la spinta verso una codificazione grammaticale. È anche così che l’idea di ortografia entra nella storia dell’italiano.
Tra scritto e parlato. Per secoli la norma dell’italiano è stata codificata sulla base di testi scritti. Con Manzoni si ha la prima significativa rottura di questo modello. Gli effetti si vedono ancora oggi. I nuovi paradigmi grammaticali sono sempre più legati al contesto d’uso, sia scritto sia parlato. Anche l’idea di errore che abbiamo oggi non è più rigida come era fino a cinquant’anni fa, ma flessibile, mobile, di volta in volta commisurata alla reale situazione comunicativa.

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Creato da Redazione Italianoascuola, Mercoledì 28 Febbraio 2024

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