Settimana della Svizzera italiana

La Settimana della Svizzera italiana è una proposta che viaggia di Cantone in Cantone coinvolgendo licei e scuole con l’obiettivo di consolidare i rapporti tra le regioni elvetiche la lingua e la cultura della Svizzera italiana, presentandola nella ricchezza delle sue molteplici identità. Si tratta di una settimana tematica volta a sensibilizzare non solo il mondo della scuola, ma l'intera regione ospitante, consolidando quindi i rapporti tra le varie regioni linguistiche.

Dal 2020 "Settimana della Svizzera italiana, prima "+identità"

L’iniziativa "+ identità: Settimana della Svizzera italiana" è stata ideata dall’Università della Svizzera italiana (USI) e realizzata in collaborazione coi Dipartimenti dell’educazione, della cultura e dello sport dei cantoni Ticino e Grigioni. Dal 2019 conduzione e organizzazione della Settimana spettano alla Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU) del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) del Cantone Ticino. Nel 2020, a causa dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, gli appuntamenti con la Settimana della Svizzera italiana sono stati posticipati al 2021. Lo svolgimento di tutte le successive edizioni è documentato sul sito https://www4.ti.ch/decs/ssi/home.

Contatti
Divisione della cultura e degli studi universitari
Viale Stefano Franscini 30a
6501 Bellinzona
tel. +41 (0)91 814 13 00
e-mail decs-dc(at)ti.ch
www.ti.ch/dcsu

Documentazione delle precedenti edizioni 2013-2019 di "+identità"

La "Settimana della Svizzera italiana" ha già raggiunto i Cantoni: Vallese (Briga, Kollegium Spiritus Sanctus, 23-27.9.13), Appenzello Esterno (Trogen, Kantonsschule, 25-29.8.14), Basilea Città (Gymnasium Leonhard, 8-12.9.14), Lucerna (Sursee, Kantonsschule, 20-24.4.15), Vaud (Losanna, Gymnase de la Cité, 21-24.3.16), Berna (tutti i licei del Cantone, 3-7.4.17), Giura (Porrentruy, Lycée cantonal, 15-19.1.18), Friburgo (tutti i licei del Cantone, 23-27.4.18), Zugo (Menzingen, Kantonsschule, 8-12.4.19).
Il programma della "Settimana" era fondato su 3 pilastri, che venivano declinati in modo diverso secondo le caratteristiche del cantone e le scelte delle direzioni e dei docenti coinvolti nel progetto:

- Momenti d'incontro tra la Svizzera italiana e il cantone ospite, per esempio lo scambio tra una classe d'italiano del cantone ospite e una classe di francese o tedesco di un liceo della Svizzera italiana. Partecipavano insieme all'attività miniparlamento, durante la quale gli studenti esponevano a un Consigliere Nazionale o Parlamentare svizzero le proprie idee su come promuovere maggiormente la lingua e cultura della Svizzera italiana oltre Gottardo.

- Attività per allievi delle varie annate e incontri aperti al pubblico. Per instaurare un dialogo diretto su differenti temi d'interesse, artisti, gruppi musicali, personalità politiche e professionisti della Svizzera italiana venivano invitati a tenere degli atelier e spettacoli per gli allievi, proposti in italiano e nella lingua del Cantone.

- Un percorso interattivo realizzato grazie ai contributi degli studenti delle scuole coinvolte. Su poster e pannelli venivano presentati in modo ludico differenti aspetti geografici, storici e linguistici legati alla Svizzera italiana ed esposti nelle scuole. Il materiale restava poi a disposizione dei docenti.

Tutta la comunità scolastica era coinvolta nella "Settimana": menu speciali nelle mense come anche una selezione di libri in biblioteca permettevano di far entrare la Svizzera italiana nella quotidianità dell'intera scuola.

Inaugurava la "Settimana" una cerimonia di apertura a cui partecipavano il Consigliere di Stato responsabile della formazione nel Cantone ospitante, il suo omologo del Cantone Ticino o Grigioni, il Rettore dell’Università della Svizzera italiana e il Direttore del liceo ospitante. L'evento era aperto al pubblico e aveva generalmente una buona risonanza mediatica sia a livello locale che nella Svizzera italiana (il Direttore del liceo ospitante invitava gli altri licei e la stampa del proprio cantone, mentre l’USI informava i media della Svizzera italiana).